Pellegrinaggio in Turchia 2025
18-25 giugno 2025
Domenica 23 marzo 2025 celebreremo gli anniversari di matrimonio con tutte le coppie che festeggiano 5, 10, 15, 20, 25 e via via sempre più anni di vita insieme!
Le messe verranno celebrate nelle due parrocchie di Fiera e di Selvana la stessa domenica, nei seguenti orari: Fiera alle ore 10 e Selvana alle ore 11.30.
Seguirà il pranzo tutti insieme presso la sala polivalente di Selvana e si terrà un incontro di preparazione giovedì 13 marzo alle ore 20.45 presso la Biblioteca dell’oratorio di Selvana.
Per la partecipazione potrete compilare il modulo a disposizione in chiesa entro il 2 marzo.
Vi aspettiamo con gioia per condividere insieme queste bellissime e importanti tappe che sono di grande testimonianza per la vita di tutti noi.
Gli incontri inizieranno mercoledì 2 ottobre per entrambe le parrocchie (a Fiera si sospenderanno per il periodo delle Fiere di San Luca e riprenderanno subito dopo).
Gli orari saranno i seguenti:
– Fiera: mercoledì dalle 16.30 alle 17.30 per tutti i gruppi (dalla 3a elementare alla 2a media)
– Selvana: mercoledì dalle 17.00 alle 18.00 per 3a elementare e 1a e 2a media;
venerdì dalle 17.00 alle 18.00 per 4a e 5a elementare.
Incontro biblico con Luca Bombelli, laureato in scienze religiose e accompagnatore nelle terre bibliche.
Di seguito la registrazione dell’incontro del 17/04/2024.
Adulti: lunedì 18 dicembre ore 20.45 a Selvana. Giovani: martedì 19 ore 20.45 a Fiera
Sabato 23 dicembre: ore 9-12 e ore 15-18 a Fiera e a Selvana
Domenica 24 dicembre: ore 15-18 a Fiera e a Selvana
Domenica 24 dicembre, Messa della notte: ore 22.00 a Fiera – ore 23.00 a Selvana
Lunedì 25 dicembre: Messe del giorno con orario festivo
Martedì 26 dicembre: Messa ore 10.00 a Selvana
Domenica 31 dicembre: Messe con orario festivo
Vespri con canto del Te Deum ore 18.00 a Fiera
Lunedì 1 gennaio – Maria Madre di Dio: Messe con orario festivo
Venerdì 5 gennaio: Messa prefestiva a Selvana
Sabato 6 gennaio – Epifania: Messe con orario festivo
Domenica 7 gennaio: Messe con orario festivo (senza prefestiva del sabato)
Feriale e prefesitivo
Ore 18.30
Festivo
Ore 9,00 e 11,00
Intenzioni per le Messe: si ricorda che quando viene celebrato un funerale, alla sera non si celebra la santa Messa.
Se ci sono intenzioni verranno ricordate la sera dopo.
Il percorso inizia a fine ottobre 2022 con incontri quindicinali il venerdì presso l’oratorio parrocchiale.
Il primo incontro, di presentazione e conoscenza, si terrà mercoledì 19 ottobre 2022
alle ore 20.30 presso l’oratorio parrocchiale.
È l’ennesima emergenza cui la parrocchia cerca di porre rimedio chiedendo donazioni e aiuti.
«Ci attende una sfida importante e ci sarà bisogno del contributo di tutti affinché la nostra comunità possa continuare a contare su una casa accogliente e sicura».
Sostienici
Per fare una donazione puoi utilizzare le seguenti coordinate bancarie:
IT97L0501812000000011678042
Le donazioni effettuate a favore della Parrocchia per lavori di restauro e risanamento conservativo, sono detraibili dai redditi del donante nei limiti previsti di anno in anno dalla normativa fiscale vigente.
Il nostro vescovo Michele Tomasi, sentiti il Consiglio Diocesano per gli Affari Economici nella seduta del 27 settembre 2024 e il Collegio dei Consultori il 15 ottobre 2024, ha assegnato in Vostro favore un contributo derivante dall’8‰ della Conferenza Episcopale Italiana per un importo pari a € 20.000. Il nostro Consiglio pastorale degli affari economici ha stabilito che la quota vada a finanziare i lavori di bonifica dell’umidità in sacrestia e presbiterio.
In quel tempo Gesù si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne. Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti». [...]
Il mondo non appartiene a chi lo compra, ma a chi lo rende migliore. E non sarà reso migliore da coloro che hanno accumulato più denaro.
Un vangelo potente e inarrivabile. Da oltre cinquant’anni lotto con questo vangelo, che mi sfugge sempre. Le parole che cerco di allineare sono come uccellini che sbattono contro le pareti della gabbia, a dire poco più del nulla che capiamo di queste parole immense.
“Sono venuto a portare il lieto annuncio ai poveri”, aveva detto nella sinagoga. Ed eccolo qui, il miracolo: beati voi poveri. Il luogo della felicità è Dio, ma il luogo di Dio sono le infinite croci degli uomini.
E aggiunge alla fine un’antitesi abbagliante: non sono i poveri il problema del mondo, ma i ricchi: guai a voi ricchi.
Sillabe sospese tra sogno e miracolo, osate, prima ancora che da Gesù, da sua madre nel canto del Magnificat: “ha saziato gli affamati di vita, ha rimandato i ricchi a mani vuote”. (Lc 1,53).
Questi oracoli profetici, anzi più-che-profetici, quel “beati” che contiene pienezza, felicità, completezza, grazia, incollato a persone affamate e in lacrime, a poveracci, a disgraziati, ai bastonati dalla vita, ci obbliga a un capovolgimento di prospettiva, a guardare la storia con gli occhi dei poveri e dei piccoli, non con quelli dei ricchi e dei potenti, altrimenti non cambierà mai niente.
E ci saremmo aspettati: “beati voi poveri perché ci sarà un capovolgimento, un’alternanza, diventerete voi i signori”. No. Il progetto di Dio è più profondo. C’è di mezzo il Regno dei cieli, che non è il paradiso o l’al di là, ma una nuova architettura del mondo e dei rapporti umani.
Il mondo non appartiene a chi se ne impossessa o lo compra, ma a chi lo rende migliore. E non sarà reso migliore da coloro che hanno accumulato più denaro.
Beati voi... Il vangelo più alternativo che si possa pensare, il manifesto più stravolgente e contromano. Eppure, al tempo stesso, senti che è amico della vita, vangelo amico.
Perché le beatitudini non sono un comandamento, un ordine da eseguire, ma il cuore dell’annuncio di Gesù: la bella notizia che Dio regala vita a chi produce amore, Dio regala gioia a chi costruisce pace.
In esse è l’inizio della guarigione del cuore, perché il cuore guarito sia l’inizio della guarigione del mondo.
Guai a voi, ricchi, sazi, gaudenti, famosi. I quattro “guai” ci inquietano un po’, ma non sono delle maledizioni: Dio non maledice le sue creature, mai, la sua è la voce della tristezza del padre in pena per i figli che si stanno perdendo.
“Guai” non suona come una minaccia, ma come il gemito dei lamenti funebri, il singhiozzo del pianto su chi appare come morto. “Guai”: e vi sento dentro il lamento di Gesù, che piange i ricchi e i sazi come coloro che si sono sbagliati su ciò che è vita e ciò che non lo è; e sono diventati gli idolatri del vuoto, gli amanti del nulla. E gli idoli sono crudeli, spietati: divorano i loro stessi adoratori.
(Letture: Ger 17,5-8; Sal 1; 1Cor 15,12.16-20; Lc 6,17.20-26)