Festa degli Anniversari 2025

Domenica 23 marzo 2025 celebreremo gli anniversari di matrimonio con tutte le coppie che festeggiano 5, 10, 15, 20, 25 e via via sempre più anni di vita insieme!
Le messe verranno celebrate nelle due parrocchie di Fiera e di Selvana la stessa domenica, nei seguenti orari: Fiera alle ore 10 e Selvana alle ore 11.30.
Seguirà il pranzo tutti insieme presso la sala polivalente di Selvana e si terrà un incontro di preparazione giovedì 13 marzo alle ore 20.45 presso la Biblioteca dell’oratorio di Selvana.
Per la partecipazione potrete compilare il modulo a disposizione in chiesa entro il 2 marzo.
Vi aspettiamo con gioia per condividere insieme queste bellissime e importanti tappe che sono di grande testimonianza per la vita di tutti noi.

Giubileo 2025

13-15 ottobre 2025

Vedi il programma

Percorsi di catechesi 2024-2025

Gli incontri inizieranno mercoledì 2 ottobre per entrambe le parrocchie (a Fiera si sospenderanno per il periodo delle Fiere di San Luca e riprenderanno subito dopo).
Gli orari saranno i seguenti:
– Fiera: mercoledì dalle 16.30 alle 17.30 per tutti i gruppi (dalla 3a elementare alla 2a media)
– Selvana: mercoledì dalle 17.00 alle 18.00 per 3a elementare e 1a e 2a media;
venerdì dalle 17.00 alle 18.00 per 4a e 5a elementare.

Modulo di iscrizione

Percorso catechesi 2a elem. 2024-25

Modulo di iscrizione

Pellegrini in cerca di senso – 3ª edizione

Percorso di preparazione al matrimonio per coppie conviventi

Corso di cinema in oratorio a Fiera

“A caro prezzo”
Come vivere da risorti.

Incontro biblico con Luca Bombelli, laureato in scienze religiose e accompagnatore nelle terre bibliche.
Di seguito la registrazione dell’incontro del 17/04/2024.

Orari delle SS. Messe

Commento al Vangelo di Padre Ermes Ronchi

III Domenica di Quaresima - Anno C

In quel tempo, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. (...) Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”». [...]

Il mio Dio ortolano lascia la scure e si aggrappa a un forse, una parolina che ci fa sbirciare nel cuore di Dio. Un forse che profuma di speranza come fai a negarlo?

Un vangelo di cronache sanguinose, disgrazie e stragi, contemporaneo all’uomo di sempre.

La risposta di Gesù è netta: non è Dio che fa cadere torri o palazzi, non è la mano di Dio ad architettare tragedie o guerre.

E tuttavia nei giorni del dolore la prima domanda che brucia è un’altra: perché, Dio? Dov’eri quel giorno? Quando la mia bambina è stata investita da quell’ubriaco, dov’eri?

Dio era lì, e moriva nella tua bambina; era lì anche in quel giorno dell’eccidio dei Galilei nel tempio; era là come il primo a subire violenza, il primo dei trafitti.

E non c’è altra risposta al pianto del mondo che il primo vagito dell’alleluia pasquale.

Se non vi convertirete, perirete tutti. Non è una minaccia all’umanità, non c’è nessuna scure calata alle radici dell’albero.

È un lamento, una supplica. E’ Dio che ci implora: convertitevi, invertite la direzione di marcia, ovunque voi siate. Nella politica del potere, nell’economia che uccide, nell’ecologia derisa, nella finanza padrona del mondo, nell’investire in nuove armi.

Non è l’uomo che si rivolge a Dio, qui è Dio che si rivolge all’uomo e ci prega, ci implora: tornate umani!

Bellissima la poesia di J. Donne che ci ricorda: Non domandarti per chi suona la campana/ Essa suona sempre un poco anche per te.

Conversione è un termine austero, ma sulla bocca di Gesù ha un altro suono; vuol dire essere freschi, essere rinnovabili; essere nuovi e incamminati. Vieni di qua, il cielo è più azzurro, l’aria è più limpida. La vite, l’ulivo, il fico sono pieni di frutti. Di qua è più bello!

E il vangelo ci porta via dai campi della morte, per farci camminare nei campi della luce.

Sono tre anni che vengo a cercare e in questo fico non ho trovato un solo frutto. Mi sono stancato, taglialo!

No, padrone! Il contadino sapiente che è Gesù, dice: “no, padrone; no alla misura breve del demolire, sì alla misura lunga della pazienza e della cura. Sì al tempo verticale che sa aspettare.

Proviamo ancora, un altro anno e poi vedremo”.

Lui ha fiducia in me: l’albero dell’umanità è sano e ha radici buone, tu non sei sterile e forse porterai frutto.

Il mio Dio ortolano lascia la scure e si appoggia, si aggrappa a un forse, a una parolina che ci fa sbirciare nel cuore di Dio. Un forse che profuma di speranza come fai a negarlo?

Il finale della piccola parabola resta aperto, non è detto cosa sarà del frutto futuro. Ma è detto l’atto di fede di Dio in me: tu puoi diffondere un gusto di bontà, la dolcezza di un piccolo fico. Tu puoi.

Signore, tu vedi in me il santo prima del peccatore, la luce prima del buio. E io spero in te perché tu speri in me, credo in te perché tu credi in me.

(Letture: Es 3,1-8a.13-15; Sal 102 (103); 1Cor 10,1-6.10-12; Lc 13,1-9)

Interventi urgenti di recupero della copertura della Chiesa e della Canonica

Le molteplici infiltrazioni d’acqua dal tetto, rischiano di provocare il progressivo deterioramento nel tempo delle strutture portanti lignee, nonché evidenti danni alle murature ed agli intonaci sottostanti.

È l’ennesima emergenza cui la parrocchia cerca di porre rimedio chiedendo donazioni e aiuti.

RIPARIAMO LA NOSTRA CASA.

«Ci attende una sfida importante e ci sarà bisogno del contributo di tutti affinché la nostra comunità possa continuare a contare su una casa accogliente e sicura».

Sostienici
Per fare una donazione puoi utilizzare le seguenti coordinate bancarie:
IT97L0501812000000011678042
Le donazioni effettuate a favore della Parrocchia per lavori di restauro e risanamento conservativo,  sono detraibili dai redditi del donante nei limiti previsti di anno in anno dalla normativa fiscale vigente.

Contributo 8×1000

Il nostro vescovo Michele Tomasi, sentiti il Consiglio Diocesano per gli Affari Economici nella seduta del 27 settembre 2024 e il Collegio dei Consultori il 15 ottobre 2024, ha assegnato in Vostro favore un contributo derivante dall’8‰ della Conferenza Episcopale Italiana per un importo pari a € 20.000. Il nostro Consiglio pastorale degli affari economici ha stabilito che la quota vada a finanziare i lavori di bonifica dell’umidità in sacrestia e presbiterio.