Giubileo 2025

13-15 ottobre 2025

Vedi il programma

Orari delle SS. Messe

Vangelo del Giorno

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9,32-38

 
In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».

Quando Gesù percorreva le strade della Galilea annunciando il Regno di Dio e guarendo molti malati, sentiva compassione delle folle, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore” (cfr Mt 9,35-36). Quello sguardo di Gesù sembra estendersi fino ad oggi, fino al nostro mondo. Anche oggi si posa su tanta gente oppressa da condizioni di vita difficili, ma anche priva di validi punti di riferimento per trovare un senso e una meta all’esistenza. Moltitudini sfinite si trovano nei Paesi più poveri, provate dall’indigenza; e anche nei Paesi più ricchi sono tanti gli uomini e le donne insoddisfatti, addirittura malati di depressione. Pensiamo poi ai numerosi sfollati e rifugiati, a quanti emigrano mettendo a rischio la propria vita. Lo sguardo di Cristo si posa su tutta questa gente, anzi, su ciascuno di questi figli del Padre che è nei cieli, e ripete: “Venite a me, voi tutti…”. […] Il vero rimedio alle ferite dell’umanità, sia quelle materiali, come la fame e le ingiustizie, sia quelle psicologiche e morali causate da un falso benessere, è una regola di vita basata sull’amore fraterno, che ha la sua sorgente nell’amore di Dio. Per questo bisogna abbandonare la via dell’arroganza, della violenza utilizzata per procurarsi posizioni di sempre maggiore potere, per assicurarsi il successo ad ogni costo. […] Ma soprattutto nei rapporti umani, interpersonali, sociali, la regola del rispetto e della non violenza, cioè la forza della verità contro ogni sopruso, è quella che può assicurare un futuro degno dell’uomo. (Benedetto XV - Angelus, 3 luglio 2011)

Interventi urgenti di recupero della copertura della Chiesa e della Canonica

Le molteplici infiltrazioni d’acqua dal tetto, rischiano di provocare il progressivo deterioramento nel tempo delle strutture portanti lignee, nonché evidenti danni alle murature ed agli intonaci sottostanti.

È l’ennesima emergenza cui la parrocchia cerca di porre rimedio chiedendo donazioni e aiuti.

RIPARIAMO LA NOSTRA CASA.

«Ci attende una sfida importante e ci sarà bisogno del contributo di tutti affinché la nostra comunità possa continuare a contare su una casa accogliente e sicura».

Sostienici
Per fare una donazione puoi utilizzare le seguenti coordinate bancarie:
IT97L0501812000000011678042
Le donazioni effettuate a favore della Parrocchia per lavori di restauro e risanamento conservativo,  sono detraibili dai redditi del donante nei limiti previsti di anno in anno dalla normativa fiscale vigente.

Contributo 8×1000

Il nostro vescovo Michele Tomasi, sentiti il Consiglio Diocesano per gli Affari Economici nella seduta del 27 settembre 2024 e il Collegio dei Consultori il 15 ottobre 2024, ha assegnato in Vostro favore un contributo derivante dall’8‰ della Conferenza Episcopale Italiana per un importo pari a € 20.000. Il nostro Consiglio pastorale degli affari economici ha stabilito che la quota vada a finanziare i lavori di bonifica dell’umidità in sacrestia e presbiterio.